“Nel giro di consultazioni alla proposta di Piano energia-clima appena chiusa abbiamo riscontrato posizioni interessanti da parte di numerosi stakeholder di settore in merito a molti temi chiave relativi al futuro energetico del nostro Paese, con diversi spunti interessanti anche rispetto ai temi con i quali, come EPQ, ci confrontiamo quotidianamente” afferma Sarah Jane Jucker, Managing partner diEPQ.
Concordiamo per esempio con il parere di Confindustria in merito alle misure necessarie per incrementare la flessibilità e sicurezza del sistema elettrico. In particolare l’Associazione propone di integrare a regime nei meccanismi di mercato le nuove modalità di partecipazione della domanda ai mercati dei servizi di dispacciamento (i.e. i progetti pilota UVAM). E’ auspicabile che i progetti pilota evolvano in un meccanismo maggiormente stabile possibilmente prevedendone degli obiettivi minimi di sviluppo all’interno del PNIEC.
Un altro tassello importante – come ribadito anche dal TSO in più occasioni ufficiali – riguarda l’istituto dell’interrompibilità, ripreso anche nel parere di Confindustria evidenziando l’importanza di questa risorsa come strumento essenziale per la sicurezza del sistema: “Come tale non si ritiene ipotizzabile una sua eliminazione a breve”, cita il documento dell’Associazione.
Avendo come EPQ un ruolo attivo nell’individuazione e valorizzazione della flessibilità elettrica, crediamo fortemente che la partecipazione attiva al mercato elettrico da parte dei soggetti consumatori, produttori e prosumer richieda un contesto regolatorio stabile volto a favorire l’integrazione delle nuove risorse di dispacciamento nel nuovo market design.